venerdì 22 aprile 2011

For the Win, di Cory Doctorow - La questione del copyright


LA QUESTIONE DEL COPYRIGHT


La licenza Creative Commons all'inizio di questo documento probabilmente ti ha fatto intuire che ho una visione poco ortodossa del copyright. Per dirla in poche parole: basta poco per ottenere molto e più di quel poco è troppo.

Mi piace il fatto che il copyright mi lascia vendere i miei diritti alle case editrici e agli studi cinematografici e così via. E' bello che non possano semplicemente prendere le mie cose senza permesso e diventare ricchi grazie ad esse senza darmi nulla. Sono in una buona situazione quando mi trovo a negoziare con queste compagnie: ho un ottimo agente e un'esperienza decennale con la legge sul copyright e sulle licenze (includendo un periodo come delegato alla WIPO, all'agenzia delle nazioni unite che si occupa degli accordi sul copyright). Inoltre, non ci sono molte di queste negoziazioni da fare -- anche se vendessi cinquanta o cento edizioni differenti di For the Win (cosa che lo metterebbe lel più alto millionesimo di un percentile per la fiction), si tratterebbe soltanto di un centinaio di negoziazioni, di cui potrei tranquillamente occuparmi.

Odio il fatto che i fan che vogliono fare ciò ciò che i lettori hanno sempre fatto vengano messi nella stessa situazione di tutti questi agenti e avvocati. E' semplicemente stupido dire che una classe di una scuola elementare dovrebbe parlare con un avvocato ad una gigantesca casa editrice globale prima che possano fare una recita basata su uno dei miei libri. E' ridicolo che persone che vogliano "prestare" la loro copia elettronica di un mio libro ad un amico abbiano bisogno di una licenza per farlo. Prestare libri è qualcosa di più antico di qualsiasi casa editrice sulla Terra, ed è una buona cosa.

Le leggi sul copyright stanno venendo sempre più approvate senza un dibattito democratico. Il Inghilterra, dove vivo, il Parlamento ha appena approvato il Digital Economy Act, una complessa legge per il copyright che permette ai giganti corporativi di disconnettere intere famiglie da Internet se uno qualsiasi dei loro membri è accusato (senza necessità di prove) di avere infranto il copyright; crea inoltre un "Great Firewall d'Inghilterra"* che viene usato per censurare qualsiasi sito che non piaccia alle compagnie discografiche e cinematografiche. Questa legge è passata senza nessun serio dibattito pubblico nel Parlamento, fatta passare frettolosamente attraverso un processo tramite il quale i nostri rappresentanti eletti hanno tradito il pubblico per dare un grosso regalo ben impacchettato per i loro amici delle corporazioni.

E c'è di peggio: nel mondo, paesi ricchi come gli Stati Uniti, l'Europa e il Canada hanno negoziato un accordo segreto sul copyright chiamato "The Anti-Counterfeiting Trade Agreement" (ACTA), che ha tutti i problemi del Digital Economy Act e ve ne aggiunge alcuni. Il piano è arrivare a questo accordo in segreto, senza dibattito pubblico, per poi forzare i paesi più poveri a firmarlo minacciandoli di rifiutare loro la possibilità di vendere merci nei paesi ricchi a meno che non firmino. Nell'America il piano è di passare tale trattato senza alcun dibattito nel Congresso, usando il potere esecutivo del Presidente. Nonostante tutto questo sia iniziato quando il presidente era Bush, l'amministrazione Obama ha continuato in questa direzione con grande entusiasmo.

Quindi se non stai violando la legge sul copyright ora, lo starai facendo presto. E le pene stanno per diventare molto peggiori. Essendo io una persona che usa il copyright per guadagnarsi da vivere, questo pensiero mi fa star male.

Quindi, in pratica, fregatevene. O, come l'ha messa il cantante, Wobbly e organizzatore di sindacato Woody Guthrie così eloquentemente:

"This song is Copyrighted in U.S., under Seal of Copyright #154085, for a period of 28 years, and anybody caught singin' it without our permission, will be mighty good friends of ourn, cause we don't give a dern. Publish it. Write it. Sing it. Swing to it. Yodel it. We wrote it, that's all we wanted to do."

"Il copyright di questa canzone è stata registrato negli Stati Uniti, con numero di Copyright 154085, per un periodo di 28 anni, e ogni persona che venga colta a cantarla senza permesso sarà un nostro ottimo amico, perché non ce ne importa niente. Pubblicatela. Scrivetela. Cantatela. Ballate alla sua musica, Cantatela sotto forma di yodel. Noi l'abbiamo scritta, ed è tutto ciò che volevamo fare."

*NdT: espressione ripresa dal "Great Firewall of China", la barriera telematica che blocca l'accesso dalla Cina alla maggior parte del Web. Tale nome deriva, a sua volta dalla Grande Muraglia Cinese.


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.



ATTENZIONE: sto spostando il lavoro di traduzione al sito http://www.newfractals.net/
queste pagine non verranno più aggiornate.
Qui trovate la nuova pagina relativa alla Traduzione di For The Win in Italiano

Nessun commento:

Posta un commento